Pages

venerdì 21 maggio 2010

La prima vita artificiale timori e speranze

Alcuni commenti alla scoperta annunciata dal gruppo di ricercatori di Craig Venter.


L'oncologo
NE' UN MIRACOLO NE' UN MOSTRO, COMBATTIAMO EUFORIE E PAURE
di Umberto Veronesi
La notizia era attesa nel mondo scientifico. Questo non toglie nulla al valore. Non dobbiamo né osannare al miracolo, né evocare spettri di mostri artificiali. Il Dna sintetico non ci porterà vantaggi immediati né danni catastrofici. Il perché ce lo spiega la scienza stessa, che ci ha svelato che il Dna è all'origine della vita, ma da solo è impotente. Per questo il cromosoma sintetico di Vender è inserito in una cellula vivente. Ma il trasferimento di Dna da un organismo all'altro, non è una novità. Oggi già trasferiamo geni da un organismo all'altro, scomponiamo e rimettiamo insieme frammenti di Dna e già possiamo ottenere nuove sostanze e organismi. Il tema è, oltre che scientifico, soprattutto filosofico e ideologico: parliamo per la prima volta della possibilità di costruire la vita umana. La scienza avanza e la cultura resta indietro. La prima cosa da fare è combattere l'ignoranza che crea false paure e false euforie.
Il fisico
VANTAGGI? PRESTO PER PARLARNE MA E' INCORAGGIANTE
di Nicola Cabibbo
"Penso che si tratti di un risultato credibile, interessante e, nel suo genere, anche incoraggiante per la ricerca scientifica. Pur non conoscendo direttamente l'esito della scoperta fatta dal professor Venter, stando alle anticipazioni credo che si possa parlare di un bellissimo successo, anche se forse è eccessivo e fuorviante parlare di vita artificiale - o cose del genere - ottenute in laboratorio. Alla creazione di questa cellula artificiale in grado di autoriprodursi immagino che si sia arrivati assemblando 'pezzì di dna già esistenti o mettendo a frutto i risultati di ricerche precedenti. Ma è prematuro prefigurare ipotetici vantaggi che si potrebbero trarre dalla nuova scoperta. A meno che non si tratti di una bravata - ma tenderei ad escluderlo - per ora va preso atto che è sicuramente un passo avanti per il mondo scientifico".
Il biologo
PENSIAMO ALLA GRANDE CONQUISTA E NON ALLE POSSIBILI PERVERSIONI
di Massimo Piattelli Palmarini
"E' una formidabile conquista. Scientificamente non sorprende: conoscevamo già tutti i componenti. Ma, una volta scomposti, la novità sta nel riuscire a ricomporli. Il prossimo passo? Creare qualcosa di simile a un uovo, per esempio, di ranocchio, e fecondarlo. Scandalo? Per carità: non vedo attentati a nulla. Certo i rischi ci sono sempre: ma perché dobbiamo guardare alle possibili perversioni invece di compiacerci del risultato raggiunto? Sì, Venter è scienziato e imprenditore perché oggi la biologia ha bisogno di investimenti considerevoli. Ed è inutile nasconderci anche i ritorni considerevoli: nelle terapie, nei farmaci. Il mio sogno? Vedere un giorno appesa nelle aule scolastiche, dove oggi c'è la tavola degli elementi di Mendeleev, la tabella che spieghi quali geni si attivano e quale combinazione algebrica scatta per dare vita agli esseri viventi". 
L'attore
AVREBBE RISOLTO IL PROBLEMA DEGLI ANDROIDI DI BLADE RUNNER
di Rutger Hauer
"Quella di Venter sarebbe stata una scoperta importantissima per gli androidi di Blade Runner, che morivano perché le loro cellule non avevano la capacità di ricostruirsi da sole. Ma non siamo ancora arrivati a questo punto, siamo molto più indietro. E l'intera vicenda crea ancora molta confusione nella mia testa. Perché se credo che le grandi invenzioni nelle mani di persone intelligenti possano contribuire a migliorare il mondo, so anche che alcune grandi invenzioni, nelle mani sbagliate, sono state tragicamente distruttive. Chi deciderà quale vita potrà essere creata e quale no? Servirebbe un tavolo di saggi, di giudici, e chi sarebbe autorizzato a sedervi? Comunque, se si crede, come credo io, che ogni vita ha un'anima, la vita si fa avanti ovunque, anche in quelle create in laboratorio. Certo, bisognerebbe chiedere a Dolly...".



(LaRepublica)

Nessun commento:

Posta un commento