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sabato 5 giugno 2010

Il conto della Terra è in rosso, ripartiamo dal Mediterraneo.


Lunedì 7 giugno parte una settimana all'insegna dell'eco-sostenibilità in provincia di Siena. A Colle Val d'Elsa, infatti, quest'anno si tiene il Footprint Forum 2010: un ciclo di seminari, tavole rotonde, conferenze e laboratori interattivi per promuovere lasalvaguardia della biodiversità, con un occhio di riguardo a un'ecoregione tradizionalmente ricca come il Mediterraneo.
Su iniziativa del Global Footprint Network e dell' Università di Siena, e cooperazione di WWF Mediterraneo, Plan Bleu e l'UNESCO, più di duecento tra esperti e studiosi si alterneranno per illustrare il trend che sta trascinando il nostro sistema verso il disastro ecologico e per dimostrare come i paesi che si affacciano sul Mediterraneo abbiano le carte in regola per invertirlo.
Impronta Ecologica, debitori e creditori ecologici
Ma che cos'è l'
ecological footprint (impronta ecologica, in italiano)? "Un indicatore di sostenibilità ambientalespiega il professor Simone Bastianoni, ordinario di Chimica Ambientale all’Università di Siena e coordinatore dell'evento "che misura l’impatto che una data popolazione esercita su una certa area attraverso i propri consumi. Per la sua capacità di condensare in un unico indice i numerosi dati sulla sostenibilità di un territorio".
Per valutare gli effetti causati dall'uomo nel suo continuo calpestare l'ecosistema, l'impronta ecologica calcola quanto vasta sia l'area di terra e di mare che sarebbe necessaria a ripristinare le risorse consumate da una popolazione (per chi fosse interessato, qui trovate un calcolatore di impronta ecologica). Confrontando l'impronta di un paese con la sua biocapacità (la superficie biologicamente produttiva), è possibile decretare se la sua condotta attuale sia o meno eco-sostenibile. Se, in sostanza, sia il paese si un creditore o un debitore ecologico.
Il Mediterraneo, un patrimonio di biodiversità in pericolo
Sul 
sito di Footprint Forum 2010 si legge: "Mentre gran parte dei paesi del Mediterraneo, solo cinquant'anni fa, erano creditori ecologici (ovvero la loro biocapacità superava l'impronta ecologica), oggi sono tutti debitori. In un tempo di grande stress ecologico, questo mette la regione Mediterranea in una condizione di particolare fragilità. Una fragilità che, se non si interviene, avrà dirette ripercussioni a livello economico e umano".
Tra i più grandi paesi debitori che si affacciano sul Mediterraneo citiamo la Spagna (58 milioni di ettari di biocapacità contro 247 di impronta), la Grecia (15 su 64), l'Egitto (23 su 103) e, soprattutto, l'Italia la cui impressionante impronta di 290 milioni di ettari è mitigata da appena 60 milioni di ettari di biocapacità. Il Mediterraneo è insomma una regione preziosa ma incredibilmente fragile, ricca di biodiversità e risorse ma sfruttata in modo sregolato, la sua salvaguardia è importante non solo a livello ecologico, ma anche economico. Il Forum di Colle Val d'Elsa si interrogherà sui principi da adottare nel campo dello sviluppo umano, della pianificazione urbanistica e delle norme di comportamento individuale necessarie a candidare i nostri paesi al titolo di Vincitori de 21esimo secolo (questo il motto della sei giorni).
Il programma del Footprint Forum 2010
Si comincia alle nove della mattina di lunedì con un seminario sull'Impronta Ecologica aperto ad amministratori, associazioni e cittadini interessati ad approfondire l'argomento. Un corso di formazione più avanzato sullo stesso argomento occuperà invece per intero le giornate di venerdì 11 e sabato 12 e sarà rivolto in particolare a quanti hanno alle spalle una formazione scientifica di livello avanzato e ricercatori che già operano in questo campo.
Dal pomeriggio di lunedì alla mattina di mercoledì si alterneranno invece una serie di interessanti tavole rotondecon specialisti di tutto il mondo che si occuperanno di esaminare le sfide, gli ostacoli e le soluzioni che ogni paese che voglia percorrere la via dell'ecosostenibilità si trova ad affrontare.
La giornata di mercoledì sarà dedicata alla Academic Conference, mentre il fulcro della sei giorni interesserà la giornata di giovedì 10 giugno. Al Teatro del Popolo si terra la Public Footprint Conference, durante la quale si discuterà come sia possibili invertire l'attuale trend, che ha trasformato i paesi del Mediterraneo da creditori a debitori ecologici, per sviluppare un'economia ecosostenible, equa ma ugualmente prospera nell'ecoregione. A questo proposito, sul palco del Teatro del Popolo verrà anche presentata al pubblico l'iniziativa Global Footprint Network’s Mediterranean, un progetto che punta all'applicazione dell'impronta ecologica in tutti i paesi del Mediterraneo.

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